Martina
Non sono una regista, né una produttrice video, né una fotografa o tutte queste cose che di me, insieme, raccontano poco.
Sono una bambina che a 3 anni non sapeva leggere le parole, ma amava leggere le immagini, soprattutto quelle che trovava su Topolino.
Sono un’esploratrice che quando arriva sulla cima di una montagna ne vede subito un’altra, e riparte all’avventura.
Sono una divoratrice di caramelle gommose. Ma anche con la cioccolata non scherzo.
Sono un attentato entropico alla routine e ai costrutti sociali. Dove c’è caos, probabilmente l’ho creato io.
Sono una groupie del cinema, amo la sala, la catarsi che provoca inconsapevolmente, le luci che si spengono, il profumo di pop corn.
Sono una viaggiatrice ossessiva-compulsiva, cittadina del mondo, mi sento a casa anche quando non sono a casa.
Sono la bussola di Jack Sparrow: quando tutti guardano a destra, io guardo a sinistra.
Correre a zig zag mi permette di non avere mai un punto di vista unico sul mondo, sulle persone, sui progetti. Chi lavora con me trova sempre, per prima cosa, un sorriso. La positività e l’ironia stanno alla base del rapporto professionale, amo mantenere alto l’umore della troupe e delle persone che mi circondano: questo permette di scovare idee creative interessanti e di risolvere problemi con una sana dose di pensiero laterale.
Decostruire, ricombinare, rimescolare mi permette di pormi domande diverse e di non accontentarmi delle risposte. Questo mi tiene in movimento. Mi fa andare oltre.